Rassegna stampa
31Maggio2025

Cultweek
Il lettore curioso: maggio 2025
Accogliere, amare senza soffocare e farsi di lato: il compito arduo e fondamentale dei genitori, degli umani. In questo romanzo pieno di mondo nell’apparente misantropia, attento ai nostri compagni muti senza sdolcinature da possessori di pet, sta la presa tenace di pagine che vanno sottopelle e ci fanno tana.
31Maggio2025

Tuttolibri - La Stampa
Ci salverà la bellezza, forse la leggerezza, di più la profondità
Nessun dubbio, a leggere l’ultimo libro di Niccolò Scaffai – tra i maggiori critici letterari e studiosi di letterature comparate italiani (Sotto l’inesauribile superficie delle cose. Il paradigma della profondità nell’immaginario dell’Antropocene) -, che un lettore e un osservatore attento come Calvino avrebbe saputo cogliere, nella società del Duemila, pienamente questo valore, quanto mai attuale, quindi non solo formale, relegato ai problemi dello stile letterario.
29Maggio2025

Rai Cultura
Patrizia Carrano, Il cuore infranto della quercia
Un romanzo che intreccia in modo armonico temi diversi: l’amore per la natura e le sue creature, la maternità e l’affettività, la ricerca di sé che continua per tutta la vita.
28Maggio2025

La Stampa - Vercelli
Un libro per scoprire come e perché la natura lo fa meglio (e prima)
E un radicale cambiamento di prospettive quello proposto da Giorgio Volpi,c himmiicc oo,,n aturalista e autore di «La natura lo fa meglio (e prima)» (Aboca Edizioni).
27Maggio2025

TGR Piemonte
La natura lo fa meglio (e prima)
Giorgio, tecnico della ricerca e scrittore. Senza figure come la sua la scienza non progredirebbe. Nel suo libro le tecnologie della natura che superano di gran lunga brevetti e invenzioni umane. “La scienza va raccontata anche in modo romantico”.
27Maggio2025

Fahrenheit
Il libro del giorno
Chi è la donna che attraversa con passo rapido un grande bosco a nord di Roma? Cosa la spinge a raggiungere una quercia secolare sotto la cui ombra finalmente si sente in salvo dalle ferite dell’esistenza? Carlotta è una donna consapevole e intelligente, un’apprezzata traduttrice di testi naturalistici, è stata fortemente impegnata nella salvaguardia dei lupi, ha una figlia ancora giovane che insegna in una università americana. Eppure cerca salvezza sotto le fronde di un albero, simbolo vivente e meraviglioso dell’ambiente selvatico cui è indissolubilmente legata. Quando scopre che il “suo” albero è stato abbattuto, il dolore è tale da costringerla in ospedale, dove le viene diagnosticata una “sindrome del cuore infranto”. Per raccogliere le fila della propria vita, questa donna con il cuore in pezzi deve sciogliere nodi antichi e assai intricati: un amore dissolto nel tempo e la recente, tragica fine di un familiare. Dal reparto di terapia intensiva dov’è ricoverata, Carlotta riuscirà ad attraversare il suo passato e alla ricerca di un nuovo modo per vedere le cose del mondo.
23Maggio2025

Internazionale
Libri
La rappresentazione degli spazi sotterranei e sottomarini è frequente nella letteratura, nel cinema, nelle arti. E nella cultura contemporanea ha assunto un carattere specifico.
21Maggio2025

L'Indiscreto
Calvino, Palomar e l’Antropocene.
Calvino aveva immaginato Palomar come un telescopio umano, rivolto verso la superficie del reale. Ma nella profondità – geologica, simbolica, narrativa – si cela un nuovo paradigma. Questo saggio lo esplora, attraverso letteratura, arte e scienza, nel tempo dell’Antropocene.
20Maggio2025

Il Fatto Quotidiano
Sopravvivere da 250 milioni di anni e rischiare l’estinzione per il cambiamento climatico: storia delle tartarughe
In un romanzo divenuto best-seller negli Usa, la naturalista e scrittrice Sy Montgomery ci conduce nel mondo di questi animali, con i quali ha vissuto per lunghi mesi, all’interno di un centro di recupero e assistenza.
20Maggio2025

Il Fatto Quotidiano
Economia “al servizio dell’amore”: i consigli di un ex monaco per ritrovare la connessione con la Terra e con gli altri
Satish Kumar: utilitarismo e capitalismo pongono la vita umana “al di sopra delle altre forme di vita, riconoscendo il diritto di sfruttare vegetali, animali e oceani, un antropocentrismo in contrasto con la filosofia gandhiana della non violenza”.