IL MONDO DI OGGI
Piantare patate su Marte
Il lungo viaggio dell’agricoltura
Scopriamo perché i futuri coloni di Marte dovranno essere astronauti- agricoltori, principalmente vegetariani.
Come sarebbe il mondo senza piante? Semplicemente non esisterebbe… La nostra vita dipende dal regno vegetale, a cui siamo legati da una relazione simbiotica, anche se spesso lo ignoriamo.
Le piante hanno colonizzato il pianeta molto prima di noi, sono i polmoni verdi della Terra, sottraggono anidride carbonica all’atmosfera e producono ossigeno, svolgono un ruolo importantissimo nel ciclo dell’acqua e, attraverso la simbiosi con alcuni batteri, sono in grado di fissare l’azoto rendendolo disponibile per gli esseri viventi. La Terra è definita il Pianeta Verde proprio perché è ricoperta di piante al contrario di altri pianeti del sistema solare come Marte, il Pianeta Rosso, in cui non è ancora stata individuata alcuna forma di vita. Ma se l’uomo desidera davvero superare i limiti terrestri e provare a vivere “là fuori”, dovrà trovare degli stratagemmi per ricreare le condizioni di vita necessarie alla sopravvivenza. La possibilità di realizzare missioni spaziali estese, con lunghi periodi di permanenza a bordo di piattaforme spaziali orbitanti o in colonie spaziali sulla Luna o su Marte, è legata alla capacità di creare un sistema biorigenerativo di supporto alla vita e, tra tutti gli organismi studiati per questa funzione, a oggi le piante rappresentano i rigeneratori più promettenti.
È qui che entra in gioco l’agricoltura spaziale, la pratica di coltivare piante per sostenere la vita in un ambiente extraterrestre.
Stefania De Pascale, pioniera assoluta a livello internazionale in questo campo, ci spiega quali sono le sfide biologiche e tecnologiche che abbiamo di fronte e come potremmo fare per superarle, attribuendo all’agricoltura spaziale un ruolo cruciale nel promuovere pratiche responsabili e sostenibili verso il nostro pianeta e il cosmo. Un’inedita lezione per un futuro migliore che parte dallo spazio per tornare sulla Terra.
Di fronte all’immensità dello spazio, l’uomo ha sempre cercato modi per avventurarsi nell’ignoto e conquistare nuove frontiere. Le nostre ambizioni non conoscono limiti, ma adesso, mentre ci avventuriamo in una nuova corsa allo spazio, con obiettivi scientifici e romantici insieme come il ritorno dell’uomo sulla Luna e il primo viaggio su Marte, una domanda si fa pressante: come possiamo sostentarci nell’ambiente ostile dello spazio? Nutrirci, dissetarci, tenerci in salute a livello fisico e mentale?