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Tra le righe

26 Febbraio 2025

I principi sistemici della vita. La video-lezione di Fritjof Capra

Fritjof Capra

Fritjof Capra ci racconta, in esclusiva da Berkley, California, "I principi sistemici della vita": un compendio che sintetizza i concetti fondamentali del suo pensiero, proposti con un linguaggio chiaro e suggestivo. Una summa del suo pensiero, che dal "Tao della fisica" in poi si è distinto come uno dei pensatori più creativi e innovativi del nostro tempo.

Buongiorno e un cordiale saluto da Berkley in California.

Oggi, quando osserviamo lo stato del pianeta e la nostra crisi globale a diversi livelli, ciò che risulta più evidente è il fatto che i principali problemi della nostra epoca, energia, ambiente, cambiamento climatico, disuguaglianza economica e la recente tragica ripresa di violenze e di guerre, non possano essere compresi separatamente. Sono problemi sistemici, vuol dire che sono tutti connessi e interdipendenti. Per comprenderli e per risolverli dobbiamo imparare a pensare in un modo sistemico in termini di relazioni, di configurazioni, di contesto.

Infatti, una tale comprensione sistemica della vita si è formata recentemente grazie all’avanguardia della scienza. Questa è stata l’attenzione del mio lavoro recente. Negli ultimi decenni ho sviluppato una sintesi di questa nuova comprensione della vita, l’ho pubblicata nel libro Vita e Natura, scritto col mio collega Pier Luigi Luisi e insegno questa sintesi in un corso online ora ampiamente conosciuto come “Capra course”. Chiamo la mia sintesi “una visione sistemica” perché richiede questo nuovo pensiero sistemico. Penso che abbiate sentito parlare di pensiero sistemico prima, è stato insegnato e promosso da numerosi teorici organizzativi e consulenti per diversi decenni. Quello che sto presentando io nel mio libro e nel mio corso è comunque abbastanza diverso. Loro, generalmente, si basano sulle teorie classiche dei sistemi sviluppate negli anni ‘40. La mia sintesi al contrario incarna quello che chiamo “pensiero sistemico avanzato” formulato in termini di concetti derivati dalla teoria della complessità sviluppata negli anni ’80. Naturalmente questa sintesi implica un certo numero di concetti tecnici, ma di recente ho trovato un modo assolutamente non tecnico per riassumerla. Lo faccio sulla base dei 4 principi della vita che secondo la visione sistemica ne costituiscono l’essenza vera e propria. Si tratta di principi di organizzazione comuni a tutti i sistemi viventi. Dai più piccoli batteri all’ampia gamma dei funghi, delle piante degli animali e degli esseri umani. In altre parole, questi quattro principi sono incarnati in tutte le forme della vita, compresi i sistemi sociali e gli ecosistemi, come discuto in dettaglio nel libretto appena pubblicato da Aboca. Allora vediamo quali sono questi principi.

Fritjof Capra durante un suo intervento a Rio de Janeiro nell’agosto del 2024.

Il primo è che la vita si organizza in reti. Questa idea in realtà ne contiene due: la prima è che la rete è lo schema di organizzazione fondamentale di tutti i sistemi viventi. Dovunque vediamo la vita, vediamo reti. La seconda idea è che la vita si auto-organizza. Vuol dire che lo schema della rete non è imposto a un sistema vivente dal suo ambiente ma è creato dal sistema stesso.

Il secondo dei miei principi è che la vita è intrinsecamente rigenerativa. La rigenerazione continua della vita nella natura è ben nota. Basti pensare al ciclo delle stagioni con una nuova crescita ogni primavera. L’intuizione nuova della visione sistemica sta nel fatto che questo processo di rigenerazione opera a tuti i livelli della vita fino a quello delle reti molecolari nelle cellule. La rigenerazione si presenta come l’essenza stessa della vita. Quando la rigenerazione cessa, la vita termina. Con uno spirito più filosofico potremmo dire che la rigenerazione è lo scopo o il significato della vita.

Il terzo dei miei principi è che la vita è intrinsecamente creativa. Questo è qualcosa di radicalmente nuovo che gli scienziati non hanno capito fino a poco tempo fa. Sto parlando di un certo processo noto come “emergenza”: l’emergere spontaneo di un nuovo ordine in punti critici di instabilità. Questo processo è una proprietà di tutti i sistemi viventi e rappresenta la creatività insita in ogni forma di vita. Ciò significa che la creatività umana non è limitata alle manifestazioni nelle opere degli artisti; tutti noi siamo creativi, semplicemente perché siamo vivi, perché la vita stessa è sempre creativa.

Il quarto e ultimo dei miei principi sostiene che la vita è intrinsecamente intelligente. E si appoggia su una nuova concezione della cognizione, ossia della mente. Nella visione sistemica della vita, la cognizione denota un particolare modo in cui un organismo vivente interagisce col suo ambiente. L’organismo reagisce alle influenze ambientali con mutamenti strutturali e lo fa in modo autonomo, specificando a quali influenze presentare attenzione e come rispondere secondo la propria natura e secondo l’esperienza precedente. Un’altra maniera di descrivere questa situazione sarebbe dire che tutti gli organismi viventi interagiscono con il loro ambiente mediante organi sensoriali. Per utilizzare un vecchio termine filosofico, gli esseri viventi sono esseri senzienti. Nella moderna scienza cognitiva le loro interazioni senzienti sono identificate come interazioni cognitive.

Via via che le strutture di questi organi sensoriali diventano sempre più complesse nell’evoluzione, altrettanto accade per i corrispondenti processi cognitivi. Alla fine, abbiamo l’evoluzione di cervelli, di sistemi nervosi e della coscienza umana, che implica la consapevolezza di sé, il linguaggio e il pensiero concettuale. La capacità di organizzare pensieri astratti è una caratteristica cruciale della nostra coscienza. E l’intelligenza umana oggi comprende le astrazioni associate alla matematica e al computer: algoritmi, modelli matematici e simili.

Tuttavia, dal punto di vista della concezione sistemica della vita in generale, queste astrazioni matematiche sono marginali rispetto all’intelligenza intrinseca in tutti gli organismi viventi. L’intelligenza vivente è implicita e sempre incarnata in una struttura organica. Le sue qualità essenziali sono la capacità di esistere nel mondo, di muoversi in esso e di sopravvivervi.

Con il recente e rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale abbiamo dato grande enfasi agli algoritmi e ad altre astrazioni matematiche e abbiamo trascurato la nostra intelligenza vivente implicita e incarnata. Di conseguenza, la nostra capacità di stare al mondo, in altre parole la nostra saggezza, sembra essere diminuita drasticamente. In effetti, una società che vede il fare denaro piuttosto che il benessere umano come il suo scopo principale e che nel perseguirlo distrugge l’ambiente naturale da cui dipende la sopravvivenza dell’umanità, ben difficilmente può essere considerata molto intelligente.

La questione cruciale al mio parere è quali usi dell’intelligenza artificiale sono vantaggiosi e appropriati e quali sono inappropriati, perché pur accrescendo gli aspetti matematici dell’intelligenza umana, possono diminuire quelli della nostra intelligenza implicita incarnata, ossia la nostra saggezza.

Fritjof Capra a Firenze durante l’inaugurazione della mostra “La botanica di Leonardo” (2019)

In conclusione, voglio sottolineare che il pensiero sistemico avanzato sarà fondamentale per affrontare una delle principali sfide del nostro tempo, il costruire comunità sostenibili progettate in modo tale che il loro stile di vita non interferisca con la capacità intrinseca della natura di sostenere la vita.

Il primo passo in questo sforzo dev’essere di capire i principi di organizzazione che gli ecosistemi hanno sviluppato per sostenere la rete della vita. Questi principi dell’ecologia sono fondati sui quattro principi che ho introdotto. Per riassumerli ancora una volta, la vita si organizza in reti e queste reti viventi sono intrinsecamente rigenerative, creative e intelligenti. Abbiamo un problema urgente di porre la vita al centro delle nostre attività imprenditoriali, della nostra economia, delle nostre tecnologie, delle nostre strutture fisiche e delle nostre istituzioni sociali. Come ci ammonisce l’attivista politico e scrittore David Corten, “prospereremo nella ricerca della vita, oppure periremo nella ricerca del denaro”. La scelta è nostra.

Grazie

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