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Discorso sulle erbe

Dalla botanica di Leonardo alle reti vegetali

Dall’incontro tra il fisico e filosofo Fritjof Capra e il neurobiologo del mondo vegetale Stefano Mancuso è nato questo Discorso sulle erbe. Prendendo le mosse dalle intuizioni sulla natura di Leonardo da Vinci, il libro propone interessanti spunti di riflessione sulla nostra vita in rapporto a quella delle piante. Mancuso e Capra illustrano con molta chiarezza che l’universo è una fitta rete di relazioni, e che il pianeta è un sistema vivente che si autoregola.

Le piante sono il modello più straordinario di rete che si possa studiare, perché, a differenza degli animali, il mondo vegetale non ha concentrato le funzioni in particolari organi, ma ha distribuito le funzioni essenziali della vita affidandosi a un modello diffuso. 

I due scienziati mostrano con un linguaggio sempre molto accessibile che un’organizzazione distribuita, come è appunto quella delle piante, esprime una maggiore efficacia sulla risoluzione dei problemi di una comunità di individui. E questo è un punto cruciale. Di fatto, invece di risolvere i problemi, noi animali ci limitiamo in realtà a evitarli, servendoci a tale scopo del movimento. Le piante, al contrario, risolvono i problemi perché non si possono allontanare dal luogo in cui sono nate: se una pianta deve bere, deve riscaldarsi, ha freddo, ha caldo, deve difendersi, comunicare, accoppiarsi ecc., deve farlo lì dov’è. 

Ed è per questo motivo che le piante sono costruite come una rete: perché devono essere più creative degli animali, per quanto tale aggettivo possa suonare paradossale se riferito an vegetale. È infatti la struttura a rete, la struttura distribuita, a risultare più creativa; e a permettere alle piante – cosa che sembra straordinaria – di risolvere i problemi.